Il Suono Di Ivreatronic

IL SUONO DI IVREA è la prima uscita della neonata etichetta Ivreatronic (opens new window), nata dall’omonimo “collettivo” di artisti eporediesi, ideatori e fautori dell’altrettanto omonima serie di serate che ormai da un anno infiammano le notti di Ivrea.

Questa compilation di brani inediti di soli artisti “ivreatronici”, come si autodefiniscono, sembra voler essere una sorta di manifesto non dichiarato di quello che si potrebbe definire “lo stile di Ivrea”. Dopotutto quale luogo più adatto a sviluppare una scena elettronica così scatenata e dinamica, se non la piccola città piemontese dal grande passato industriale, sede dell’ormai defunta Olivetti.

Qui infatti, sotto la guida implicita di Cosmo, si è sviluppato un sentimento innovatore, di rivalsa verso l’immobilità della provincia. In una ex città industriale, il germe della creatività ha dato origine a questo gruppo di artisti che vuole dare una svolta alla scena elettronica italiana partendo dal basso, molto umilmente, ma con grande convinzione. E ha dimostrato di saperlo fare, partendo dalle piccole ma caldissime serate alle Cantine Morbelli di Ivrea e arrivando in tutta Italia a seguito dello spettacolare Cosmotronic Tour, con il difficile compito di portare la festa fino all’alba.

In questa uscita ritroviamo i nomi più noti del gruppo eporediese come Cosmo, Enea Pascal e Splendore accanto ad artisti più sconosciuti al pubblico, ma non per questo da meno. Anzi verrebbe da dire il contrario, infatti si apre con un brano di Mattia Barro alias Splendore che sembra quasi essere una prova di coraggio per chi non è così affine al tipo di sound “muscolare” e commerciale che Barro cerca di proporre: se si riesce ad ascoltarlo per intero, allora si può andare avanti con la tracklist e rifarsi le orecchie. Anche Cosmo con il suo brano centrale (forse non a caso) Nel mezzo della notte sembra un po’ sottotono, con suoni non particolarmente originali, ma dato l’impegno del nuovo disco e tour, è ben più che scusato. Enea Pascal con Teone si conferma una garanzia di discreta qualità, non spettacolare, ma onesta e sincera: su Enea si può andare sul sicuro. Tra i nuovi artisti spicca senz’altro Fabio Fabio (nuovo alias di Marco Foresta) con Domeniche, brano che segue in continuità Nel mezzo della notte, e infatti richiama decisamente lo stile di Cosmo, soprattutto per quanto riguarda l’uso dei sample vocali. Si distingue anche Sierra Moreno, con un brano house che sicuramente è il brano con lo stile più da club dell’intera raccolta, con spunti originali e ritmica trascinante. Daniele Gas ne Il Solco ci illustra il funzionamento di un disco in vinile, ricordando, nella ripetizione di frasi apparentemente fuori contesto, chi, dagli anni ’90 in avanti, ha portato avanti quella musica elettronica “popolare” un po’ nostalgica.

Nel complesso un album sicuramente rappresentativo del collettivo eporediese, che suscita un po’ di dubbi sulle influenze musicali dei suoi componenti, non molto raffinate. Peccato per la novità e la spinta positiva dell’idea, in ogni caso vedremo come evolverà nel tempo il progetto.

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